venerdì 27 dicembre 2013

VITA DI PI 


Il dubbio è utile se dura poco. Capita a tutti di attraversare il giardino dei Getsemani. Se Cristo fu tormentato dal dubbio, è logico che tocchi anche a noi. Se Cristo passò una notte d'angoscia in preghiera, allora anche noi possiamo permetterci i dubbi. Ma poi bisogna superarli. Scegliere il dubbio come filosofia di vita equivale a eleggere l'immobilità a proprio mezzo di trasporto.

Fedor Dostoievskij diceva:
"Quali terribili sofferenze mi è costata – e mi costa tuttora – questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari! Cionostante Iddio mi manda talora degl'istanti in cui mi sento perfettamente sereno; in quegl'istanti io scopro di amare e di essere amato dagli altri, e appunto in quegl'istanti io ho concepito un simbolo della fede, un Credo, in cui tutto per me è chiaro e santo. Questo Credo è molto semplice, e suona così: credete che non c'è nulla di più bello, di più profondo, più simpatico, più ragionevole, più virile e più perfetto di Cristo; anzi non soltanto non c'è, ma addirittura, con geloso amore, mi dico che non ci può essere. Non solo, ma arrivo a dire che se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità."

domenica 24 novembre 2013

Finis

Pe' conto mio la favola più corta
è quella che si chiama Gioventù:
perché...c'era una vorta....
e adesso nun c'è più.
E la più lunga ? quella de la Vita:
la sento raccontà da che sto ar monno,
e un giorno forse, cascherò dar sonno
prima che sia finita.....

(Trilussa)



Cristo, Re dell'Universo


Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli
.

(San Paolo - Lettera ai Colossesi)

domenica 21 aprile 2013

Nessuna Notte E' Infinita !!

domenica 3 febbraio 2013

La crisi secondo Einstein



Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi delle'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
 
 
(Albert Einstein)

venerdì 1 febbraio 2013

Vorrei che tutti coloro che cercano di fare carriera in qualsiasi posto di lavoro facessero una breve riflessione e stabilissero se :

E meglio essere un povero impiegato con la sua dignità, che al termine del suo lavoro va a casa e smette di pensare a qualunque cosa che riguardi l'ufficio , oppure è meglio essere un valente dirigente preso tutto il giorno a calci nel sedere da un capo cattivo?
E ancora mi chiedo: a forza di prendersi i calci , per sopravvivenza non diventerà costui a propria volta ugualmente cattivo ed aguzzino di qualcun altro?
E mi chiedo ulteriormente: cui prodest essere qualcuno in un posto ed essere comunque nulla accanto all'ultimo degli esseri umani?
Quanto dovremo studiare per capire ed apprendere cosa conta nella nostra vita ?
Fino a quando faremo riflessioni sui problemi dell'ufficio il 24 dicembre alle 23.30?
Ma se uno e' malato di mente anche io devo esserlo, per adeguarmi?

Usque tandem , Catilina,.....

lunedì 21 gennaio 2013

Dove....


Dove sei
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Considerazione

Se è vero che la felicità è non voler cambiare nulla della propria vita c'è da dire che questa legge ha un suo corollario: se qualcosa cambia va bene lo stesso ....



C'e' chi vede oltre




Ci sono due modi per vivere la vita:
il primo è pensare che niente è un miracolo.
Il secondo è pensare che tutto è un miracolo.
Ciò di cui sono sicuro è che Dio esiste.
(Albert Einstein)

mercoledì 2 gennaio 2013


Il male fa più rumore del bene, ma il bene è destinato a vincere.
 (Benedetto XVI- Te Deum -31/12/2012)